Pergine Festival si espande oltre il festival – il progetto Cittadine e Cittadini in scena mira ad avvicinare i/le giovani al teatro, promuovendolo come luogo di dialogo, cooperazione e accoglienza. In scena al Teatro di Pergine tre spettacoli con protagonisti fuori e dento il teatro i ragazzi e le ragazze di Pergine. Si comincia l’11 dicembre con “Lo spettatore condannato a morte”.
Prosegue l’edizione “espansa” del Pergine Festival, non più un appuntamento solamente estivo ma un soggetto che, grazie anche allo scambio con le realtà e le istituzioni culturali della città, si prende cura e nutre la comunità e il pubblico nel corso dell’intero anno. La relazione è il fulcro di questa nuova progettualità che propone il teatro come dispositivo pedagogico rivolto a più fasce d’età.
L’obiettivo del progetto Cittadine e Cittadini in scena è incentivare nei e nelle giovani una nuova prospettiva sull’abitare lo spazio urbano e la sfera pubblica, incoraggiandoli a sviluppare un proprio pensiero critico. “Il tentativo è quello trasmettere un senso di appartenenza alla comunità e al mondo, motivandoli a mettere in discussione la contemporaneità e ad essere agenti del cambiamento.” sottolinea Babilonia Teatri – direzione artistica di Pergine Festival.
Cittadini e cittadine in scena è composto da tre spettacoli e un laboratorio, tutti gli spettacoli prevedono un coinvolgimento diretto di studenti e studentesse all’interno della creazione e della macchina teatrale e saranno sul palco sia durante dei matineè dedicati alle scuole che in serale aperti al pubblico. Libertà di informazione e sviluppo del pensiero critico, memoria e responsabilità civica, cittadinanza attiva e coscienza del territorio sono le tematiche centrali di queste produzioni, affidate a importanti realtà del panorama nazionale che utilizzano forme teatrali non convenzionali.
Il progetto è stato ideato in dialogo con l’Istituto Marie Curie di Pergine e alle Scuole Medie Ciro Andreatta. La realizzazione è resa possibile grazie alla collaborazione con ariaTeatro e all’inserimento nella programmazione del Teatro di Pergine, con il sostegno di Fondazione Caritro.
Le compagnie hanno già iniziato a lavorare con studenti e studentesse dell’Istituto Marie Curie di Pergine nelle scorse settimane e l’11 dicembre alle 20:45 al Teatro di Pergine andrà in scena, aperto al pubblico, il primo degli spettacoli, Lo spettatore condannato a morte, prodotto da A.M.A. Factory.
Lo spettacolo coinvolge studenti e studentesse della terza del Curie di Pergine indirizzo Socio-Economico, presenti in scena (e non solo) nel ruolo di testimoni. Il teatro viene trasformato in sala di tribunale in cui attori, giudici, testimoni, avvocati, regista e spettatori si confrontano e si fondono. Una parodia della giustizia dove si intravede il funzionamento delle dittature presenti e passate, nonché i loro avatar nelle nostre “democrazie” contemporanee. Quattro attori professionisti e 9 studenti e studentesse, attraverso un percorso formativo, daranno vita a uno spettacolo partecipativo. Si alterneranno nell’interpretare la parte dei “testimoni” in un assurdo “processo” che spinge i giovani e le giovani a interrogarsi sul ruolo della giustizia, sui suoi meccanismi e sulla distanza che separa partecipazione e manipolazione. (ingresso 12€ intero, 10,50€ ridotto, 9€ ridotto speciale Card “Amici dei Teatri”, il biglietto è acquistabile anche online su www.liveticket.it). A.M.A. Factory è un’impresa culturale innovativa che nasce a luglio 2022 dalla visione di A.C.T.I. Teatri Indipendenti e Il Mulino di Amleto, due affermate realtà di teatro contemporaneo che uniscono le forze organizzative e progettuali per sostenere la ricerca, valorizzando la ricchezza artistica e la creatività. L’impresa ha sede a Torino, e la sua direzione artistica è affidata a Beppe Rosso e Barbara Mazzi & Marco Lorenzi. Beppe Rosso che conduce il laboratorio a Pergine è regista, attore e autore e porta avanti una ricerca teatrale fortemente agganciata al presente, sia in rapporto alle tematiche che ai linguaggi, interrogando drammi e conflitti che attraversano l’uomo contemporaneo.
L’attività nel contesto del progetto Cittadini e Cittadine in scena prosegue a gennaio con Se questo è Levi di Fanny & Alexander, in stagione al teatro di Pergine il 29 gennaio alle ore 20:45. Il progetto parte da un foglio con le stesse domande rivolte a Primo Levi nel corso della sua vita, che ogni studente riceve. L’attore in scena risponderà proprio con le parole di Levi, creando così uno spettacolo condiviso sulla memoria e sull’importanza di interrogarsi e sviluppare un pensiero critico.
Fanny & Alexander è la compagnia che recentemente ha ricevuto 7 nomination ai Premi Ubu 2024.
Ultima tappa Rooteen. Indagine lampo a Pergine, un progetto di Gli Omini. Quali sono le abitudini e gli orizzonti dei ragazzi e delle ragazze di Pergine? Dove sentono le proprie radici? Cosa e come pensano, quanto riescono a dire, come stanno, che rapporto hanno con gli adulti, come immaginano il futuro? Rooteen è un’indagine lampo. Per pochi giorni, negli scorsi mesi, Gli Omini hanno incontrato, ascoltato e registrato i ragazzi e le ragazze delle scuole superiori di Pergine e scritto uno spettacolo che parla con le loro parole, facendo emergere preoccupazioni e desideri, speranze e contraddizioni di un’età che le persone adulte stentano a capire, malgrado ci siano tutte passate.
La voce di ciascun singolo sarà la nota che comporrà la partitura. Ne uscirà uno spettacolo finale, (al teatro di Pergine il 6 marzo alle 20:45), quadro della scuola, delle sue logiche, delle sue regole, dei suoi affetti, del suo essere comunità senza a volte nemmeno rendersi conto di esserlo.
Informazioni:
https://www.perginefestival.it/cittadine-cittadini-in-scena/
