Sono opere capaci di riflettere sulla vita, l’ambiente e le interazioni sociali, creando un dialogo poetico e denso di contenuto con il luogo in cui sono inserite. Installazioni e sculture che declinano in senso artistico il nuovo spazio espositivo realizzato nel parco del Quartiere Le Albere, le opere dello scultore trentino Bruno Lucchi hanno inaugurato la prima edizione di MUSE EN PLEIN AIR, progetto che crea un dialogo tra il mondo della scienza e quello dell’arte contemporanea. Le installazioni, collocate dal mese di luglio all’esterno del MUSE Museo delle Scienze, lungo i canali e nel grande parco vicino al fiume, potranno essere visitate ancora tutto il weekend. A partire da lunedì, infatti, le sculture termineranno di abitare lo spazio, in attesa di un nuovo progetto allestitivo.
“Il segno del successo delle opere di Bruno Lucchi alle Albere” scrive Michele Lanzinger nella sua introduzione al catalogo “sono le persone che si soffermano a osservare e commentare, i loro lenti spostamenti per trovare lo scorcio giusto per una fotografia, sia che siano attrezzati con importanti apparecchi su cavalletto o con smartphone. Sono i frequentatori delle diverse aree verdi del quartiere che si adunano a dare valore aggregativo, sociale e contemplativo attorno a ciascuna installazione. L’arte en plein air è tutto questo e le opere di Bruno Lucchi ne sono l’emozionante testimonianza”.
La mostra è un simbolico viaggio alla scoperta di un lungo percorso artistico, quello di Bruno Lucchi, da sempre alla ricerca di un linguaggio capace di creare un dialogo muto – di pensieri e di emozioni – con lo spettatore. Le sculture di Bruno Lucchi parlano infatti di terra e di vita con un linguaggio silenzioso ma che sa essere affascinante se ci si mette in ascolto e che invita a prendere il largo per scoprire orizzonti nuovi.
Con MUSE EN PLEIN AIR, la re-interpretazione degli spazi che circondano il museo, trasformati in un imponente spazio espositivo all'aria aperta, ha permesso ai tanti visitatori che hanno visitato il parco, le strade abitate dalle sculture, dai canali d'acqua e dai nuovi edifici, di avvicinarsi e imparare a conoscere meglio una parte nuova della città, dove la scienza si lega strettamente alla natura generando nuovi significati ed esperienze.
A fare da testimoni della prima fase del progetto, per tutta la stagione invernale il complesso di alcune sculture “Tra memoria e visione”, rimarrà collocate nel giardino del Palazzo delle Albere.
Una lettura critica delle opere può essere rivista sul catalogo, “Lo spazio abitato”, Carmela PERUCCHETTI, Muse Art Edition, TN. 2014.
Catalogo (File PDF)