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L’Orchestra Haydn al 53. Festival di Musica Sacra

Ruben Jais (Foto da comunicato)
Ruben Jais (Foto da comunicato)
[Fondazione Haydn di Bolzano e Trento / Comunicato stampa / Bolzano, 15 maggio 2024]

L’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento ospite della 53esima edizione del Festival di Musica sacra con due concerti straordinari nel Duomo di Bolzano e nella Cattedrale di Trento.
Martedì 4 e mercoledì 5 giugno. Direzione di Ruben Jais. Musiche di Ferruccio Busoni e Felix Mendelssohn Bartholdy


Due concerti straordinari nel Duomo di Bolzano (martedì 4 giugno, ore 20) e nella Cattedrale di Trento (mercoledì 5 giugno ore 20.30): l’Orchestra Haydn partecipa alla 53esima edizione del Festival di Musica Sacra sotto la direzione di Ruben Jais con un repertorio che commemora il centenario della morte di Ferruccio Busoni. I due concerti prevedono infatti l’esecuzione di Berceuse élégiaque op. 42 per orchestra e del Mottetto Gott erbarme sich unser Salmo 67 per coro misto e orchestra; quest’ultima partitura verrà eseguita in prima mondiale in tempi moderni, nell’edizione critica curata da Giuliano Tonini. In chiusura dei concerti si ascolterà Lauda Sion op. 73 per soli, coro e orchestra di Felix Mendelssohn Bartholdy. Coro Filarmonico Trentino diretto da Sandro Filippi. Solisti: Aurora Bertoldi (soprano), Caterina Dalmaso (contralto), Anton Radchenko (tenore) e  Federico Evangelista (basso).

I due brani di Busoni rimandano a un periodo doloroso della vita dell’autore e ne restituiscono l’intensità emotiva: nel giro di pochi mesi Ferruccio Busoni perse entrambi i genitori e ne omaggiò la memoria con due importanti composizioni, la seconda delle quali fu la Berceuse élégiaque op. 42, punto di partenza del programma dei concerti diretti da Ruben Jais. Corredata da un sottotitolo, “Ninna-nanna dell'Uomo sulla bara di sua madre”, la Berceuse élégiaque venne eseguita per la prima volta nella Carnegie Hall di New York il 21 febbraio 1911 e fu non solo un forte momento di commiato per Busoni dalla madre, figura fondamentale nel suo sviluppo musicale, ma anche l’ultimo concerto diretto da Gustav Mahler che, dopo il suo rientro a Vienna, morì a distanza di tre mesi.
Il mottetto “Gott erbarme sich unser” rappresenta un punto di svolta della produzione sacra di Busoni grazie a una complessa struttura musicale volta a riflettere la profondità del testo biblico. Busoni vi lavorò durante un periodo intenso di formazione compositiva a Graz, tra il gennaio 1880 e il marzo 1881, sotto la guida di Wilhelm Mayer/Rémy, un periodo che segnò un salto di qualità nella carriera del giovane compositore.
Nello stesso contesto, Felix Mendelssohn Bartholdy creò il Lauda Sion op. 73, una vasta composizione per soli, coro e orchestra creata su commissione della Chiesa cattolica belga per il Corpus Domini. Quest'opera, basata sulla sequenza Lauda Sion Salvatorem di San Tommaso d’Aquino, sorprese la Germania dell'epoca poiché Mendelssohn, di origine ebraica convertitosi al protestantesimo, si dedicò alla liturgia cattolica. La composizione, eseguita per la prima volta l'11 giugno 1846 nella Basilica di San Martino a Liegi, articola le dodici strofe dell'inno in otto sezioni, dando spazio a diverse formazioni vocali e sottolineando il carattere liturgico-devozionale del brano.

Nato a Milano, Ruben Jais ha compiuto studi musicali presso il Conservatorio della sua città, diplomandosi in Musica corale e Direzione di Coro e in Composizione polifonica vocale con il massimo dei voti. Sempre a Milano, si è diplomato in Composizione e ha anche compiuto gli studi di Direzione d’orchestra, perfezionandosi in seguito con masterclass all’estero. È stato Maestro del Coro del Coro Sinfonico di Milano dalla sua fondazione nel 1998 e fino al 2007, collaborando in questa veste con, tra gli altri, Riccardo Chailly, Claudio Abbado e Luciano Berio. Da giugno 2016 a luglio 2019 è stato Direttore artistico e Direttore esecutivo della Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi di cui è stato Direttore generale e Direttore artistico fino a dicembre 2023. Da gennaio 2024 è Sovrintendente e Direttore artistico della Fondazione Toscanini di Parma.
Ha diretto musica strumentale, corale e sinfonica presso varie istituzioni italiane ed estere ed è stato Direttore musicale della Mailänder Kantorei, formazione legata alla comunità tedesca di Milano, dedicandosi al repertorio tedesco, affrontando inoltre l’integrale delle Cantate Sacre di Bach. Nel 2008 ha istituito laBarocca di Milano, ensemble specializzato nell’esecuzione della musica di tale periodo storico, con cui affronta i maggiori capolavori del repertorio sia strumentale che operistico.

Aurora Bertoldi comincia il suo percorso di studi al Conservatorio F. A. Bonporti di Trento e Riva del Garda nel 2012 con lo studio del violino. Dal 2018 fa parte dell’organico del Coro Filarmonico Trentino diretto dal Sandro Filippi prendendo parte a diversi concerti per il Festival di Musica Sacra.
Caterina Dalmaso frequenta il secondo anno del biennio in canto lirico presso il Conservatorio F. A. Bonporti di Trento e Riva del Garda. Recentemente ha cantato come contralto solista nel Gloria e nel Magnificat di Vivaldi in varie chiese del Trentino. Nel 2021 ha frequentato la Belcanto Academy di Pergine Valsugana, avendo modo di esibirsi in vari concerti.
Anton Radchenko è un cantante d'opera ucraino il cui repertorio comprende opere di Rossini, Mozart e Donizetti e musica da camera dal periodo barocco al contemporaneo. Dal 2016 al 2020 è stato studente presso l'Accademia Musicale di Kiev e dal 2019 al 2022 è stato artista nel coro e solista presso il Teatro dell'Opera di Kiev. Dall’aprile 2022 è studente presso il Conservatorio di Musica F.A. Bonporti. Nel settembre 2023 ha debuttato presso il Teatro Sociale della città di Trento nel Don Giovanni, nel ruolo di Don Ottavio.
Federico Evangelista ha ottenuto il diploma in clarinetto studiando con Lorenzo Guzzoni, laureandosi poi nel biennio a indirizzo solista nel 2017. Ha studiato canto lirico con Mattia Nicolini laureandosi nel 2023 presso il Conservatorio di Trento. In ambito operistico ha debuttato nel ruolo di Colas in Bastian und Bastienne di Mozart, di Peachum nella Dreigroschenoper di Brecht al Teatro Melotti di Rovereto, nel ruolo dell’Indovino nella Coppa del Re di Zandonai e nel Don Giovanni di Mozart al Teatro Sociale di Trento.
Il Coro Filarmonico Trentino è stato fondato nel 2007 da Sandro Filippi, che ne è ancora oggi il direttore. La formazione risulta molto flessibile nell’affrontare repertori di epoche anche cronologicamente distanti: dalla polifonia a cappella rinascimentale, alla vocalità romantica sino alla contemporaneità. Il coro propone anche musiche di raro ascolto, spesso all’interno di progetti articolati, come, ad esempio, quello incentrato sulla figura di Ferruccio Busoni. Il coro vanta numerose collaborazioni con enti ed istituzioni che continuano ad offrirgli importanti  occasioni di ricerca e di studio.

Informazioni:
www.haydn.it



Pubblicato il 31 maggio 2024
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