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Con.Solida.: avvicendamento ai vertici

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Serenella Cipriani è stata eletta oggi presidente del consorzio della cooperazione sociale trentina. "Cambia la squadra, ma la direzione rimane quella tracciata dal cda uscente

Serenella Cipriani è stata eletta oggi presidente del consorzio della cooperazione sociale trentina. "Cambia la squadra, ma la direzione rimane quella tracciata dal cda uscente: salute, lavoro e educazione sono gli ambiti strategici nei quali portare innovazione culturale e dei servizi e valutazione dell'impatto sociale". Il presidente uscente Mariano Failoni conclude il mandato con un fatturato di 8, 1 milioni di euro (quasi il 14 % in più rispetto al 2013) e un bilancio in leggera perdita determinata dalle svalutazioni. Dai primi dati disponibili tutto il sistema della cooperazione sociale di Consolida cresce di circa il 5 % raggiungendo un valore aggregato della produzione stimato in 140 milioni di  € anche se con margini  in contrazione.

Le 52 cooperative sociali aderenti a Con.Solida riunite oggi in assemblea hanno eletto il nuovo consiglio di amministrazione che sarà composto dal presidente uscente Mariano Failoni e da  Francesco a Beccara (coop Alpi), Paolo Fellin (Coop Vales e Alisei); Mario Fiore (Amica); Samuel Forti (Il Gabbiano); Francesca Gennai (La Coccinella); Giacomo Libardi (Promocoop); Italo Monfredini (Gruppo Spes); Bruna Penasa (La Sfera) e Francesca Zinetti (Oasi - Tandem). Alla guida del consiglio in qualità di presidente è stata scelta Serenella Cipriani (presidente coop Gruppo 78).  "Punteremo - ha affermato Cipriani - soprattutto sulla ricerca finalizzata all'innovazione, sulla formazione per operatori, sul potenziamento delle competenze manageriali e sulla costruzione di un sistema condiviso di valutazione dell'impatto sociale". Questi gli strumenti scelti per continuare a percorrere la strada già tracciata dal consiglio precedente emersa nella relazione di chiusura del mandato di Failoni che non si è ricandidato alla presidenza per motivi personali. "La grande sfida per la cooperazione sociale di questi anni - ha detto Failoni - è quella di uscire dalla logica delle marginalità per occuparsi di tutta la comunità, valorizzando la propria capacità di personalizzare gli interventi  tenendo conto delle reali e specifiche condizioni di ogni persona.  Non tutti, ma tanti saprebbero occuparsi di "grandi numeri" offrendo risposte standardizzate; queste però in molti casi sono inadeguate o inefficaci oltre a comportare, se valutate nel complesso, una spesa maggiore". 
In sala anche Diego Schelfi presidente di Cooperazione trentina che ha invitato i cooperatori sociali a continuare a dare al movimento cooperativo il loro contributo di innovazione e conoscenza  che deriva dall'essere presenti in modo profondo all'interno delle comunità. "C'è una grande voglia di cooperazione; le persone ci guardano con un interesse inaspettato che ci carica di responsabilità; ci vedono come un sistema giusto e rispettoso. Nonostante gli "acciacchi" che ci vengono ricordati quotidianamente, forse con troppo rilievo dai media, nella cooperazione e in quella sociale in modo particolare ci sono persone che operano con entusiasmo ben sapendo che la finalità e il bene comune".

GLI AMBITI STRATEGICI PER LO SVILUPPO
Oggi il consorzio e le cooperative associate, anche grazie al riconoscimento politico-istituzionale del loro ruolo, al crescente consenso comunitario e ai buoni esiti economici occupazionali, possono, anzi secondo Failoni, devono guardare ai bisogni di tutta la comunità sui temi cruciali per la vita delle persone: lavoro, salute, educazione e cultura.  "Il compito che ci ha affidato la legge 381 del 1991 - ha affermato Failoni - è di occuparci di lavoratori svantaggiati che nel 2014 in Trentino erano 500 persone, ovvero lo 0,2% della forza lavoro. A questi possiamo anche aggiungere i lavoratori deboli che seguiamo in base all'intervento 19 e al cosiddetto Progettone che sono un altro 1.2%. Dati importanti ma quasi residuali se si considera che in Trentino oggi la disoccupazione riguarda circa 20.000 persone, tra questi molti giovani e persone ultra 50 enni. La mancanza di un'occupazione a volte aggrava situazioni di debolezza personale, sociale o familiare preesistenti, altre volte le genera. Di fronte a questi dati Consolida si è mosso accreditandosi come Servizio al lavoro e ha attivato, per fare solo due esempi, il Centro Risorse gestito per conto dell'Agenzia del lavoro e la formazione breve "Pronti A Ripartire". Il secondo tema indicato sia da Cipriani che da Failoni come centrale per la cooperazione sociale nei prossimi anni è quello della salute. "In verità più che di un tema - ha sottolineato Failoni - si tratta di un vero cambio di paradigma prima culturale. Il processo anche grazie al Piano della Salute è certamente iniziato ma la strada da fare è ancora lunga perché cambi lo sguardo e si passi dal generale al particolare coniugando anche qui grandi numeri e personalizzazione. Dobbiamo lavorare culturalmente non solo all'interno delle strutture e dei servizi, ma anche nella cittadinanza e nelle comunità". Ricordando iniziative come EDUCA, l'Autunno Culturale della cooperazione sociale, la rivista TRACCE, Failoni ha sottolineato poi come il consorzio sia impegnato da alcuni anni a far conoscere non tanto la cooperazione sociale, ma un certo modo di fare cooperazione sociale oltre ai temi di cui si occupa. "In questo lavoro culturale si inserisce anche il nostro sempre più rilevante  compito di capacitazione dei cittadini: ovvero quello di dare le informazioni che permettano di agire i propri  diritti, e io aggiungo, anche  di  compiere i loro doveri".

DATI ECONOMICI
Il bilancio 2014 di Con.Solida, che registra un fatturato pari a  8, 1 milioni di euro (quasi il 14 % in più rispetto al 2013), chiude con una leggera perdita determinata dalle svalutazioni. Per quanto riguarda il sistema nel suo complesso, i primi dati disponibili confermano per il 2014  quanto è accaduto negli ultimi anni, ovvero che pur nel contesto generale di crisi la cooperazione sociale cresce (circa il 5 % rispetto all'anno precedente)  raggiungendo un valore aggregato della produzione stimato in 140 milioni di € anche se con margini  in contrazione.



Pubblicato il 23 maggio 2015
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