Maestro Gustav Kuhn, sta per avviarsi una nuova stagione dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento. Una stagione curata, come sempre, da lei con grandi sapienza ed entusiasmo. Le chiedo subito delle tre opere che saranno proposte in prima assoluta.
“La prima proposta sarà della nuova opera di Giorgio Battistelli, “Sciliar”. Giorgio è un compositore molto conosciuto. Se esiste un “classico” della musica moderna, è il maestro Battistelli. Stile molto sicuro e anche un grande direttore”.
E le nuove opere di Antonio Casagrande e di Gianluca Cascioli?
“Con “S’ode ancora”, Casagrande si conferma un talento della nostra regione. Il compito istituzionale della Haydn è anche quello di proporre artisti di origine “locale”. Ma, attenzione, il suo non è un talento solo regionale. Un confine che Casagrande ha ampiamente superato.
Gianluca Cascioli ha vinto il primo premio del Concorso nazionale di composizione “Francesco Agnello” con la sua “Trasfigurazione”. Tra gli altri, in giuria eravamo anche Battistelli ed io. Non abbiamo avuto dubbi nel premiare questa composizione”.
Veniamo alla nuova stagione. Dopo il suo concerto inaugurale con Brahms e Ravel, spazio poi a Yves Abel che dirigerà Strauss e Prokof’ev. Insieme con l’opera di Battistelli.
“Abel è un direttore di grande talento, molto amato dalla nostra orchestra. Il concerto per oboe e orchestra in re maggiore di Richard Strauss è un brano molto divertente. Diciamo meglio: ‘fortemente allegro’. E quanto a Prokof’ev, da tempo volevamo proporre la sua Sinfonia n. 5. Un brano virtuoso e molto raffinato”.
Scorriamo il programma. L’appuntamento successivo è con la direzione di Ottavio Dantone.
“Il quale proporrà un programma classico, con Händel, Bach e Haydn. Mi intriga molto il ruolo di direttori che suonano anche (Dantone è anche clavicembalista). L’orchestra lo saprà seguire benissimo”.
Poi, ecco Alain Lombard.
“Un collega caro, da moltissimo anni. Dirigerà la Quarta Sinfonia di Schumann. Ma grande attesa c’è anche per come interpreterà la Pavane di Ravel e il Secondo Concerto per pianoforte e orchestra di Saint-Saëns” con il premio Busoni 2011, Michail Lifits. Con questo programma l’orchestra Haydn si esibirà anche al Teatro Verdi di Firenze.
E Massimo Quarta?
“Molto amato dalla nostra orchestra anche come violinista. Con un doppio Beethoven e con Mozart. Sarà uno degli appuntamenti più significativi dell’intera stagione: basta guardare al programma”.
Come valuta, poi, le prossime direzioni di Friedrich Haider, di George Pehlivanian e di Fabrizio Ventura?
“Haider è un direttore molto interessante, attivo al Metropolitam e alla Scala. Ci ha proposto un programma che ruota intorno alla produzione di Ermanno Wolf Ferrari e abbiamo subito detto sì. Un autore purtroppo quasi dimenticato. Il virtuoso Pehlivanian proporrà un programma classico, mentre i concerti del 29 e 30 gennaio 2013 – ai quali tengo molto – saranno con Fabrizio Ventura e i nostri amici dell’Orchestra della Toscana”.
Seguiranno le direzioni di David Stern e di Umberto B. Michelangeli.
“Stern e David Geringas al violoncello spazieranno da Čajkovskij a Schönberg e a Silvia Colasanti. Geringas è un solista straordinario. Michelangeli mi ha proposto da tempo un programma di Maderna, Vivaldi e Pergolesi e ne sarà un interprete molto intenso. E poi Bruno Maderna è stato uno dei miei grandi insegnanti”.
Il programma prevede poi due sue direzioni.
“Eseguiremo la Concertante di Mozart con Marco Mandolini (spalla dell’orchestra) e Margherita Pigozzo (prima viola), che stanno costruendo una carriera fantastica, oltre alla Quarta di Bruckner. Una settimana dopo, il 23 e 24 aprile 2013, tengo molto a “Pierino e il lupo” di Prokof’ev con Patrizia Milani e Manfred Schweigkofler. Vi puntiamo molto, anche dal punto di vista discografico”.
La stagione si concluderà con Andrea Battistoni e con Günter Pichler.
“Battistoni è uno dei giovani più affermati e capaci. Il programma che dirigerà comprende anche un’opera di Riccardo Zandonai, la Piccola Suite agreste, suggeritaci dal Centro Studi R. Zandonai di Rovereto. E con gioia l’abbiamo inserita insieme con Lazzari, Saint-Saëns e ancora Čajkovskij. Günter Pichler, primo violino dell’Alban Berg Quartet, è una leggenda. Dirigerà un programma che giudico assolutamente convincente”.
Giancarlo Riccio