DUETTO: LIED & SONG - Maria Pia De Vito (voce), Claudio Astronio (cembalo).
La voce tra repertorio classico, jazz ed elettronica, in un dialogo serrato tra la voce di Maria Pia De Vito e le tastiere di Claudio Astronio.
Domenica 18 agosto insieme a Claudio Astronio al “Festival Internazionale W. A. Mozart a Rovereto”. Un dialogo serrato dal gregoriano al pop di Bjork.
In una rassegna che ha come filo conduttore la voce non può mancare un'interprete che è famosa a livello internazionale per come utilizza il suo prezioso strumento. Domenica 18 agosto, ore 21.00 (INGRESSO GRATUITO), il Festival Internazionale Mozart propone un appuntamento assolutamente da non perdere. In piazza Malfatti si avrà l'opportunità di ascoltare un insolito duo formato da Maria Pia De Vito accompagnata al clavicembalo da Claudio Astronio in un repertorio classico, jazz ed elettronica. Un dialogo serrato dal gregoriano al pop di Bjork, alle musiche di Cipriano de Rore, Thomas Preston, Henry Purcell, Ralph Towner e Wolfgang Amadeus Mozart.
“Duetto: lied&Song”, questo il titolo dato alla serata. Due parole che vogliono dire la stessa cosa, eppure indicano due oggetti profondamente diversi. Ed è proprio la dualità, l’incontro degli opposti, che permea il programma del concerto. L’incontro della voce e del clavicembalo, del sacro e del profano, dell’antico e del nuovo, dello scritto e dell’improvvisato, con l’obiettivo di creare un dialogo dove a prima vista sembrerebbe almeno improbabile. “Per raggiungere questo obiettivo - scrive Gabriele Sfarra nelle note di sala - gli interpreti devono spostare in avanti i propri limiti, riposizionare i paletti di confine delle loro individuali creatività, venirsi incontro; e quindi partire dalla musica scritta per arrivare altrove, utilizzare lo spartito non come testo da eseguire, ma come ipotesto (cioè testo che sta sotto) per crearci sopra qualcosa di nuovo e sempre variabile, che scritto non è. Improvvisazione. Oggi siamo abituati a vedere la musica classica come qualcosa di rigido, fisso, molto più immobile di qualsiasi altro genere musicale, forse anche a causa delle registrazioni. Dimentichiamo spesso l’importanza che l’improvvisazione ha avuto nella musica, specialmente fino all’Ottocento, ma anche oltre, fino ad oggi. Maria Pia De Vito e Claudio Astronio, dialogheranno e improvviseranno a partire da songs, dal gregoriano al pop di Bjork passando per il Rinascimento del “divino Cipriano” e di Thomas Preston, il Barocco di Purcell, il jazz di Ralph Towner, per arrivare ai lieder mozartiani”.
Maria Pia De Vito attratta dalle infinite possibilità sonore della voce, si dedica allo studio del canto lirico e contemporaneo, alle sperimentazioni sulla musica etnica, nonché alla composizione e all’arrangiamento. In ambito jazzistico ha collaborato con riconosciuti musicisti: John Taylor, Ralph Towner, Rita Marcotulli, Ernst Rejiseger, Paolo Fresu, Norma Winstone, Gianluigi Trovesi, Enrico Rava, Kenny Wheeler, Michael Brecker, Art Ensamble of Chicago e molti altri. Tra il '94 ed il '97 lavora al progetto Nauplia, sull'incontro tra la melodia napoletana, mediterranea ed il jazz, realizzando due CD, Nauplia e Fore Paese. Il gusto per l’improvvisazione, il ritmo e la danza nel canto si riscoprono in un disco, Phonè, in collaborazione con il pianista John Taylor. Al duo si aggiunge Ralph Towner nel disco Verso (2000). La tournée europea segnerà il suo pieno riconoscimento mondiale: nel 2001 viene inserita nella categoria Beyond Artist del 49° Down Beat Critics Poll, comparendo al fianco di nomi come Caetano Veloso, Joni Mitchell e Carlos Santana. Incide numerosi dischi, fra cui One Heart three voices (2005) con David Linx, Diederik Wiessels, Fay Claassen; Dialektos (2008) con il pianista e compositore Huw Warren; Mind the Gap (2009) pubblicato dalla Universal. È frequente la sua partecipazione ad importanti festival nazionali e stranieri, a tour in Europa e in Estremo Oriente e ad eventi di grande successo (come con i Quinto Rigo, con il compositore brasiliano Guinga e il gruppo AREA reunion). Ha realizzato vari progetti, tra cui So Right (2005) co-diretto da Danilo Rea e Enzo Pietropaoli e In Compagnia D'amore-il Pergolese, sulla musica di Pergolesi, culminato in una registrazione per ECM (di prossima pubblicazione). Di recente ha partecipato alla produzione The dark side of the moon del chitarrista Nguyen-Le per il quarantennale del disco dei Pink Floyd. Altro campo di ricerca in chiave di rilettura improvvisativa è la musica barocca, cooperando con il clavicembalista, organista e direttore d’orchestra Claudio Astronio. Dal 1996 inaugura il sodalizio con il compositore britannico Colin Towns, al fianco della Mask Orchestra. Si dedica inoltre ad un lavoro musicale e visivo insieme alla scultrice e video-maker Marisa Albanese. Ha conseguito numerosi premi come miglior cantante jazz in Italia e recentemente il “Premio Masaniello 2012” come artista napoletana distintasi nel mondo. È docente di Canto jazz presso il Conservatorio “Santa Cecilia” a Roma.
Claudio Astronio è musicista poliedrico, affianca l’attività di solista all’organo e al clavicembalo a quella di direttore d’orchestra e dirige il gruppo Harmonices Mundi con il quale si esibisce con strumenti originali presso i più prestigiosi festival di musica antica di tutto il mondo. È stato solista invitato e direttore di varie orchestre internazionali tra le quali la Mahler Chamber Orchestra e la Moskow Symphonic e ha tenuto recital in prestigiose sale e festival d’Europa, Canada, Stati Uniti e Giappone. Ha collaborato e collabora con artisti come Emma Kirkby, Gustav Leonhardt, Gemma Bertagnolli, Martin Oro, Susanne Rydén, Yuri Bashmet. Nel 2007 ha debuttato come direttore d’opera con il Don Giovanni di Mozart ed l’Orfeo e Euridice di Gluck con la regia di Graham Vick, oltre al Dido & Aeneas di Purcell, alla Serva Padrona di Pergolesi e alla Passione secondo Matteo di Johann Sebastian Bach in una versione teatrale con coreografie di Ismael Ivo. Ha inciso per l’etichetta Stradivarius e attualmente incide per Brilliant Classics: i suoi cd sono stati insigniti di numerosi premi presso le più importanti riviste specializzate italiane ed estere come Grammophone, Musica, CD Classica, Amadeus, Classic Voice, Alte Musik Aktuell, Diapason, Repertoire, El Paìs, Ritmo, Diverdi, Goldberg, Le Monde de la musique, Continuo e Fanfare (USA). Per Brilliant Classics si sta dedicando all’incisione integrale delle opere per tastiera di WIlhelm Friedemann Bach e delle opere vocali di Alessandro Stradella. Tra i suoi interessi musicali anche il jazz e la contaminazione tra mondi musicali diversi: ha vinto per due anni consecutivi il Premio “Recanati” per la canzone d’autore 1996 e 1997, ha lavorato con la Banda Osiris e collabora stabilmente con Maria Pia de Vito, Paolo Fresu e Michel Godard. È docente di Clavicembalo e Tastiere Storiche al Conservatorio di Trapani.