Un viaggio nelle tecniche della calcografia, tra presenza e assenza.
Prosegue nel segno del bianco e nero la stagione espositiva 2025 di Spazio FoyEr, lo spazio artistico di via Galilei a Trento da anni è attivo nella valorizzazione e la diffusione dell’arte e in particolare del mondo della stampa e della grafica.
“Tracce dell’invisibile” è la personale dell’artista e incisora Elisa Pellizzari, giovane docente di Tecniche Calcografiche Sperimentali a Torino, per la prima volta esposta in Trentino. La mostra riunisce una selezione di opere grafiche su carta e libri d’artista: una varietà di supporti e progetti accomunati dal linguaggio dell’incisione calcografica. Questa antica tecnica di stampa risale alla metà del 15esimo secolo, quando a Firenze un orafo per la prima volta utilizzò un procedimento inverso rispetto a quello della xilografia. Se nella stampa su legno (xilografia), la parte che viene inchiostrata e che lascia il segno sulla carta è quella rimasta in rilievo dopo il procedimento di incisione, nella calcografia il supporto è una lastra di metallo, zinco o rame, e a trasmettere l’inchiostro su carta è solo il metallo lasciato scoperto o esposto grazie all’incisione stessa.
Utilizzando questa antica tecnica in maniera innovativa, Elisa Pellizzari si avvale delle dinamiche del segno e del gesto, esplorando territori astratti e informali. L’illusione del movimento rappresenta un altro filo conduttore della mostra che, combinandosi a un marcato contrasto chiaroscurale, evoca atmosfere sospese tra tensione e mistero.
Il titolo “Tracce dell’invisibile” celebra questo equilibrio tra ciò che resta e ciò che muta, tra ciò che lascia una traccia e ciò che si dissolve. Le diverse tecniche di calcografia - la puntasecca che incide il metallo, l’acquaforte che corrode la lastra e molte altre - condividono la stessa poesia, invitando l’osservatore a scoprire uno per uno i segni incisi, cercando di ricostruire con il pensiero ciò che ad oggi è invisibile: il lungo processo di lavorazione della lastra, scavata, ricoperta di vernici e acidi, che ha portato alla stampa di un singolo tratto di inchiostro. Ogni foglio diventa così un invito alla discesa verso un'esplorazione interiore, un percorso attraverso segni e texture dove il visibile e l’invisibile si fondono e dove la materia rivela profondità nascoste.
Informazioni complete:
www.spaziofoyer.it
Evento segnalato da Spazio FoyEr