Ricerca storica, progettazione e testi Gianfranco Betta / Con la collaborazione di Cristina Andreolli, Valter Dapor, Paolo Maccagnan / Progettazione grafica Andrea Munari.
Inaugurazione giovedì 21 novembre ore 17.30.
Nel 1690, agli albori dell'epoca d'oro per l'attività della seta a Rovereto, due cugini stipulano un contratto per un Negozio di commercio della seta: Nicolò Rosmini il Giovane, da una parte e Giovanni Fedrigotti dall'altra.
Il Negozio, che già operava gestito da un Rosmini dal 1649, chiuderà per liquidazione nel 1821: oltre un secolo e mezzo di attività, un sodalizio e intrecci parentali tra le due famiglie quasi altrettanto lunghi.
Il commercio della seta garantiva utili consistenti che venivano reinvestiti in acquisti di terra, attività finanziarie, altre attività commerciali. Spinge a rafforzare il rapporto con il mondo agricolo facendo piantare gelsi e produrre gallette agli affituali, e porta alla acquisizione di mezzi di produzione come filatoi e tintorie. Si completa così il ciclo di lavorazione: dalla campagna alla manifattura e da questa alla commercializzazione del filato.
Questa mostra, per ragioni di spazio, prende in considerazione soprattutto la prima fase del ciclo di lavorazione, cercando di rispondere in particolare ad una domanda: quale è il peso della gelsibachicoltura rispetto alla produzione di cereali destinati all'autoconsumo? E quanto pesa rispetto all'uva, al vino e più tardi anche al tabacco, maggiormente coinvolti in logiche commerciali?
I materiali che qui vengono presentati sono il frutto di una ricerca approfondita in due fondi archivistici: il 'fondo Fedrigotti', depositato presso la Biblioteca Civica di Rovereto e il 'fondo Rosmini' nella Biblioteca Rosminiana di Casa Rosmini a Rovereto. Entrambi mirabilmente riorganizzati e catalogati per rispondere alle tante domande e curiosità dei ricercatori.
Informazioni complete:
www.bibliotecacivica.rovereto.tn.it
Evento segnalato da Biblioteca Civica G.Tartarotti Rovereto