Il testo fondamentale dell’etica medica prende vita attraverso otto opere grafiche di altrettanti artisti incisori, chiamati a interpretare il Giuramento di Ippocrate. A Spazio Foyer esposte le opere originali e il libro d’artista tratto dal progetto, realizzato in collaborazione con l’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Trento.
“Giuro per Apollo medico e Asclepio e Igea e Panacea e per gli dèi tutti e per tutte le dee, chiamandoli a testimoni, che eseguirò, secondo le forze e il mio giudizio, questo giuramento e questo impegno scritto.”
Spazio Foyer prosegue la sua programmazione autunnale con una mostra-evento realizzata in collaborazione con l’Ordine provinciale dei Medici Chirurghi e Odontoiatri e in concomitanza con la Giornata del Medico e dell’Odontoiatra, una cerimonia istituzionale in cui i giovani iscritti sono chiamati a prestare il giuramento (in programma al Teatro Sociale di Trento il prossimo 30 novembre).
Protagonista di questo progetto è il testo simbolo della professione medica, il Giuramento risalente al IV secolo a.C. e attribuito a Ippocrate, considerato il “padre” della medicina. Un testo su cui si fonda da millenni il pensiero etico e culturale della disciplina di cura, e che ancora oggi, in una versione riadattata ai tempi moderni, i medici e le mediche devono pronunciare prima di intraprendere la professione.
Il testo integrale del Giuramento nella versione originale è stato suddiviso in otto parti, ognuna delle quali affidata a un diverso artista contemporaneo perché ne traesse ispirazione, realizzando un’opera grafica originale. Gli autori e le autrici Rosario Amato, Eva Aulmann, Fausto de Marinis, Rita Demattio, Elisabetta Diamanti, Gianni Favaro, Luigi Golin e Marco Poma hanno agito in piena libertà creativa, usando il linguaggio dell'incisione, calcografica o xilografica, per tradurre in immagini gli innovativi precetti di Ippocrate e rappresentarne il significato e lo spirito. Ognuno degli artisti ha dato voce al proprio universo poetico seguendo le suggestioni di un testo rivoluzionario, che aprì le porte a un concetto di cura che comprende la responsabilità morale e la fiducia nella ricerca, temi attualissimi ancora oggi. Tra i soggetti ritornano alcuni dei simboli della professione medica antica e moderna: lo stetoscopio, il microscopio e il libro, ma anche il serpente, il bastone e il gufo.
Le otto opere e le rispettive porzioni di testo, stampate a caratteri mobili, sono state raccolte in una cartella rilegata a leporello (un formato composto da un'unica striscia di carta ripiegata su se stessa a fisarmonica), realizzando un libro artistico di altissimo valore simbolico realizzato in 30 copie. Ogni artista partecipante riceverà una cartella, una rimarrà all’associazione per il suo archivio, una verrà donata all’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Trento e una alla Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri che, assieme alla Provincia Autonoma di Trento e alla Regione Trentino-Alto Adige, ha contribuito alla realizzazione dell’iniziativa. Le cartelle rimanenti verranno utilizzate per scambi o donazioni volti alla realizzazione della mostra anche in altre province italiane. Il progetto si completa con l’edizione di un catalogo che raccoglie riproduzioni delle opere e del testo stampato a caratteri mobili e testi critici di Riccarda Turrina, critica d’arte, Marco Ioppi, presidente dell’Ordine del Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Trento, e Marco Fiori, presidente dell'Associazione Liberi Incisori di Bologna, e verrà presentato in occasione della Giornata del Medico e dell’Odontoiatra (30 novembre, Teatro Sociale di Trento).
Informazioni complete:
www.spaziofoyer.it
Evento segnalato da Spazio FoyEr