«Tutta la nostra patria, tutto il Tirolo è una fortezza», dichiarava Friedrich von Toggenburg, Luogotenente del Tirolo alla vigilia della Prima guerra mondiale. Gli Stati maggiori austro-ungarici erano certi di aver fatto quanto in loro potere per prepararsi ad un conflitto sulle Alpi. Per cinquant’anni avevano disseminato di forti e artiglierie le valli e i versanti delle montagne del Trentino, dall’Ortles alla Marmolada, passando per il lago di Garda.
Ma allo scoppio della Grande Guerra la maggior parte di quelle strutture era ormai obsoleta e i soldati austro-ungarici, al pari degli italiani, combatterono in trincee all’aperto o in sistemazioni provvisorie e in caverne, abbarbicati a ripari in pietra e cemento, esposti ai rigori dell’ambiente e alle armi nemiche.
Ancora oggi le montagne del Trentino portano i segni di quel conflitto. Numerosi siti storici sono stati restaurati e resi di nuovo visitabili.
La mostra, a cura del Museo Storico Italiano della Guerra, è dedicata alle vicende degli uomini che vi hanno combattuto, alle loro speranze e ai loro sacrifici. Esposti all’interno della suggestiva cornice del Forte Alto di Nago, uniformi, armi, documenti e immagini che provengono dalle collezioni del Museo di Rovereto e da altri archivi.
La mostra è promossa dal Comune di Nago Torbole, in collaborazione con Associazione Culturale Benàch – Nago-Torbole, Fondazione Museo storico del Trentino, Gruppo culturale Nago Torbole e con il contributo di Provincia autonoma di Trento e Comunità Alto Garda e Ledro.
Informazioni:
http://www.museodellaguerra.it
Evento segnalato da Museo Storico Italiano della Guerra