Scopri le Valli del Leno, il cuore delle Piccole Dolomiti!
Turismo lento, sostenibile e immerso nella natura, attività alla portata di tutti in un’area adatta all’escursionismo a piedi o in bicicletta, attraverso i sentieri nei boschi o sugli ampi pascoli costellati da malghe.
Un ambiente ricco di testimonianze storiche legate alla Grande guerra, e artistiche. Un territorio che offre un’ampia gamma di prodotti lattiero-caseari e viticoli, erbe officinali e piatti tipici anche della tradizione cimbra che rappresenta l’identità delle valli del Leno.
UN PAESAGGIO DA GUSTARE TUTTO L’ANNO
Nel periodo autunnale, esperienze per ascoltare il bramito del cervo e per ammirare il foliage in tutto il suo splendore! Sia in inverno che in estate l’Alpe di Campogrosso, ai piedi delle Piccole Dolomiti, offre paesaggi mozzafiato. Da non perdere il fanzelto, accompagnato da un tagliere di salumi e formaggi di malga, uno dei piatti che ancora oggi viene proposto nei ristoranti locali.
TERRAGNOLO l’incanto di un paesaggio da riscoprire
A 20 minuti da Rovereto, la natura si svela in questa valle dal fascino antico. L’incanto del paesaggio è dato dai terrazzamenti con gli storici muretti a secco, dal grano saraceno in fiore, dai sentieri che costeggiano il fiume Leno, dagli alberi in autunno, dagli animali che si scorgono mentre si cercano i funghi o si vanno a visitare malghe e luoghi storici come Santa Maria Maddalena o la Segheria Veneziana. Numerose le proposte di escursione in mezzo al bosco, come il Sentiero delle Terragnole, un sentiero ricco di storia o il Sentiero la Forra del Lupo, testimonianza della Grande Guerra. A Terragnolo con la MTB si possono raggiungere posti spettacolari come il Masetto, Malga Borcola, il Monte Maggio ed il monte Pasubio. D’inverno con la slitta e le ciaspole ci si può divertire e scoprire i presepi nelle varie frazioni, mentre d’estate puoi rinfrescarti nel Leno o fare una grigliata nell’area attrezzata della località Sega. Tanti gli appuntamenti da non perdere: l’evento internazionale Sassi e Non Solo, le passeggiate con Slow Food alla scoperta del grano saraceno, le passeggiate storiche tra chiesette e sentieri della tradizione.
TRAMBILENO tra forti e santuari
Trambileno, “tra ambo i Leni”, è raggiungibile percorrendo la strada che da Rovereto sale al rifugio Lancia. Da qui, attraversando le 18 frazioni, puoi partire per numerose escursioni sulle montagne della Grande Guerra, verso le cime panoramiche del Col Santo, del Monte Testo, del Corno Battisti e della zona sacra del Palon. Immancabile la visita a Forte Pozzacchio – Werk Valmorbia , interamente scavato nella roccia e da poco restaurato, testimonianza imperdibile della Prima guerra mondiale e all’Eremo di San Colombano, arroccato a strapiombo sul torrente e visibile anche lungo la strada che da Rovereto conduce a Trambileno. Dall’eremo puoi raggiungere il Santuario della Madonna de la Salette che, immerso in una silenziosa pineta, domina la valle. Inoltre, a pochi passi dal Lancia, percorrendo le gallerie del Monte Testo, potrai scorgere le tracce del passaggio dei dinosauri. Trambileno, grazie alla sua posizione ed ai grandi alpeggi sul monte Pasubio è il cuore delle Valli del Leno, da qui infatti è facile raggiungere con escursioni a piedi o in MTB Terragnolo e Vallarsa mantenendosi in mezzo alla natura.
VALLARSA tra le rocce e il cielo
L’estesa valle fluviale di Vallarsa con le sue 42 frazioni è abbracciata dalle Piccole Dolomiti a sud ovest e dal massiccio del Pasubio ad est. Zona di confine tra Impero Austro-Ungarico e Regno d’Italia, fu teatro di lunghi e tragici combattimenti tra il 1915 e il 1918, di cui rimangono oggi i forti e le trincee come il campo trincerato di Matassone e, a memoria delle vittime, il sacrario militare. Vallarsa rappresenta una meta ideale per escursioni a piedi o in mountain bike. Mettiti in cammino sul Sentiero della Pace, percorri il fronte della Grande Guerra e non perderti la Romea Strata, antica via di passaggio romana tuttora percorribile. Gli appassionati dell’arrampicata trovano diverse vie: ferrate e classiche, fino alle più estreme, mentre in inverno c’è la possibilità di praticare lo sci alpinismo e pattinare. Il Museo della civiltà contadina è rappresentativo dello stile di vita di pochi decenni fa. La Vallarsa è anche socialità e folklore, con tante manifestazioni caratteristiche: la Ganzega del bosco, gara di abilità boscaiola, la fiera di San Luca, sagra contadina e dell’allevamento, i mercatini di Natale.