Aperitivo di benvenuto: Segale, mortandela e miele; Come uno Smacafam; Porcino di polenta.
Baccalà, sedano rapa e prezzemolo.
Zuppa di ceci e castagne.
Trota, salsa acida, carote e crescione.
Fagiano, funghi e cavolo riccio.
Torta di mele, salsa al Trentodoc DemiSec.
Saranno graditi ospiti la poetessa Roberta Dapunt e lo scultore Lois Anvidalfarei il quale alle 17.00 guiderà gli ospiti a una visita al percorso espositivo “Viandanti”.
I corpi viandanti di Lois Anvidalfarei che troviamo rannicchiati, accovacciati, sdraiati, talvolta ridotti alla sola testa nei diversi spazi del Castello di Pergine, sono figure viandanti che ostentano l’uomo in cammino sulla terra, pellegrino, e riecheggiano la condizione umana.
La nudità dei corpi, raramente in piedi e raffigurati nella difficoltà del cammino è segno universale dell’umanità nella sua essenza.
Il medioevo era un’epoca in cui l’alimentazione era il primo strumento per manifestare le differenze di classe, il prestigio, la ricchezza, il potere, ma qui involontariamente si viene riportati attraverso l’essenzialità/nudità/difficoltà del viandante errante a un concetto originario di ospitalità, ossia quella dei molti hostelli, case romiti, che fungevano da luoghi di assistenza per i pellegrini, dove potevano trovare cibi pronti, carni secche, pesci in conserve, formaggi e salumi, ossia un modello alimentare che ricalcava quello contadino, semplice e sobrio.
È proprio a questo modo di concepire il cibo essenziale e sobrio che riferiamo il menu di questa sera, una cena che si lega al passato at- traverso i sensi e i luoghi ricordandone il valore sotteso alla potenzialità comunicativa del cibo proprio come i corpi di Lois.
Alfio Ghezzi
Evento segnalato da Castel Pergine