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15-18 / Far nascere il personaggio / Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni

- (Foto dal sito ufficiale)
- (Foto dal sito ufficiale)
Data: da Lun. 14 ottobre 2024 a Lun. 26 maggio 2025
Dove: Teatro Portland, via Papiria 8, Trento
Orario: lunedì dalle ore 17.00 alle 19.00 (posti esauriti) / martedì ore 18.15-20.15 / Frequenza settimanale
Note: Insegnante: Paolo Vicentini / Periodo: ottobre 2024 - maggio 2025 / Orario: lunedì dalle 17.00 alle 19.00 (posti esauriti) martedì 18.15-20.15 aperte le iscrizioni. Frequenza settimanale. Il corso si concluderà con la messa in scena di uno spettacolo finale che si terrà lunedì 26 maggio / Requisito: nessuno / Quota di partecipazione: 490€ / Pagamenti: in soluzione unica o dilazionata con saldo entro il 31/12/24; pagamenti più dilazionati sono ammessi con applicazione di una piccola maggiorazione / Sconti: uno sconto del 10% sulla quota di iscrizione del corso potrà essere riservato ai possessori della Carta in Cooperazione e ai soci degli altri enti convenzionati con il Teatro Portland / Quota associativa as 2024/25: 20 € / informazioni contattando la segreteria del teatro (aperta dal lunedì-venerdì dalle 15.00 alle 19.00 / Tel. 0461.924470, info@teatroportland.it)
Sito web: www.teatroportland.it

Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni, scriveva nientemeno che Shakespeare.

Ma di cosa sono fatti i sogni? …Talvolta di storie, esperienze, racconti e Vita!
In qualche caso i protagonisti che animano i sogni hanno vite lontane da quelle vissute da chi ha immaginato quel viaggio onirico frutto dell’inconscio e, proprio quelle visioni del sogno, permettono di dare vita a persone altre rispetto a noi: personaggi creati dalla nostra mente.
Riuscire a immaginare di poter entrare in connessione con l’interiorità di un altro o altra, empatizzare fino a comprendere le sue storie, creare una connessione con nuove attitudini, espressività e gestualità riuscendo a farle proprie: questo è un esercizio che si pratica grazie al gioco del teatro. La recitazione permette di dare VITA ad un personaggio, a qualcuno che non esiste nella realtà, ad un’entità frutto della fantasia, ad un universo immaginario.
Ecco dunque che il percorso che si propone anche quest’anno avrà quale protagonista proprio il personaggio: come crearlo, come caratterizzarlo, come entrare in sintonia con esso al punto da farlo vivere in modo “naturale” in scena. Si tratta di una sfida non banale, in considerazione del fatto che ogni drammaturgia presenta una struttura, una griglia e delle caratteristiche dalle quali non si può prescindere. La sfida per ogni attore o attrice è quella di entrare in connessione con il personaggio da interpretare, rispettandone però la natura. Si tratta di un esercizio di comprensione, di empatia, intelligenza emotiva e relazionale. Si tratta di un esercizio prezioso per la vita di tutti i giorni.

In questo percorso, pensato specificatamente per gli adolescenti, accompagneremo i ragazzi nel mondo delle loro emozioni e, ricorrendo alle tecniche del teatro e delle azioni sceniche,li aiuteremo ad esprimerle.
Al centro delle lezioni ci sarà, oltre alla costruzione del personaggio, anche l'interpretazione che porterà gli allievi a creare il proprio personaggio con modalità di condivisione e cooperazione alla messa in scena.
Il terreno dell'interpretazione è uno spazio sottile e delicato che porta ad ascoltare quello che succede dentro di noi per poi utilizzarlo quando si agisce nei panni di un personaggio, e viceversa: mettersi a confronto, domandarsi cosa succede nella mente di chi la pensa diversamente da noi, o in chi vive in un momento diverso dal nostro; lasciarsi guidare dalle parole per scoprire i pensieri di un personaggio…tutto questo ci aiuta a conoscere meglio il mondo che abbiamo dentro.
Il lavoro proposto, attraverso tecniche di teatro e di azione sceniche, porterà i ragazzi nel mondo delle emozioni trasformandole in movimento.
In questo percorso i ragazzi entreranno in contatto con la forza della parola, che non è la parola quotidiana ma una parola ricercata frutto del pensiero e del cesello dell'autore, una parola che muove, “muove le montagne”. Particolare attenzione sarà posta alle tecniche che favoriscono il legame tra la parola detta e la potenzialità espressiva del movimento. Creare in movimento a stretto contatto con l’altro\altri apre un territorio fatto di sorprese ed imprevisti, invita a confrontarsi con i limiti e le abitudini percettive, fa capire che, per utilizzare tutte le possibilità del corpo, pensiero ed azione devono procedere insieme.

Dopo una prima fase propedeutica, nella quale gli esercizi proposti verteranno su:
- linguaggio del corpo, musica e danza;
- movimento e improvvisazione, coscienza di sé e rapporto con il gruppo;
- respirazione ed emissione vocale;
- avvicinamento al lavoro sul personaggio e creazione collettiva di scene.
I ragazzi verranno coinvolti in tutti gli aspetti dell’allestimento, in un lavoro che li responsabilizzerà e formerà rispetto al lavoro di gruppo.

La metodologia utilizzata esula dall’apprendimento di modelli precostituiti, favorendo la ricerca personale in chiave molto spesso animativa, avrà un duplice scopo pedagogico:
- sviluppare sia il ragionamento logico-deduttivo (trovare le connessioni logiche fra diverse situazioni) sia la capacità intuitiva-analogica (associare immagini e simboli)
- riscoprire la valenza del sogno come motore di vita.

Informazioni complete:
https://www.teatroportland.it


Evento segnalato da Portland - Nuovi orizzonti teatrali

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