Balletto Civile reiventa il suo linguaggio non rinunciando ad un tentativo di relazione profonda tra corpi, voci e spazio.
Il laboratorio vuole rendere possibile un percorso formativo e creativo all’interno del processo di ricerca della Compagnia. L’obiettivo è dare priorità all’ urgenza fisica risvegliando l’intelligenza dell’ascolto dell’altro.
L’intento della pedagogia di Balletto Civile - dalla danza al canto in azione, passando per la parola è provocare nel danzatore/attore, una lucida presenza scenica che gli consenta di avvicinarsi ad un “teatro totale” ed alla coscienza di un autonomo progetto drammaturgico. Rendere consapevole il nostro corpo, significa accedere direttamente alle sorgenti della nostra creatività, ricercare il linguaggio di un teatro fisico autentico.
La metodologia di creazione della compagnia sarà il terreno comune su cui confrontarsi e verrà utilizzata per permettere ai partecipanti di acquisire strumenti per stimolare la propria creatività ed allenarla a stare in un progetto collettivo.
Questo workshop sarà il terzo di un percorso continuativo di formazione che Balletto Civile porta avanti nei nostri spazi. Non è necessario partecipare ad ogni tappa e nessuno degli appuntamenti è propedeutico agli altri. Partecipando a più di un week end si avrà accesso a sconti.
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A chi si rivolge?
Il workshop è rivolto a danzatori professionisti ed allievi di danza, con e senza disabilità.
La coreografa si riserva di selezionare i partecipanti sulla base dei curriculum ricevuti.
Michela Lucenti
Michela Lucenti incontra il lavoro della compagnia di Pina Bausch attraverso i suoi danzatori Beatrice Libonati e Jan Minarik. Frequenta la Scuola del Teatro Stabile di Genova e contemporaneamente incontra l’ultima fase del lavoro di ricerca di Jerzy Grotowski, attraverso gli insegnamenti di Thomas Richards. Nel 2003, come naturale prosecuzione dell'esperienza de L’IMPASTO Comunità Teatrale Nomade, fonda Balletto Civile, progetto artistico nomade animato da una forte tensione etica. L'équipe si caratterizza per la ricerca di un linguaggio scenico totale, privilegiando l'interazione tra teatro, danza, il canto dal vivo originale e la profonda relazione tra gli interpreti.
Ulteriori informazioni, modalità e modulo di iscrizione:
www.orienteoccidente.it