Progetto e performance Alessandra Cristiani / musica e suono Gianluca Misiti / progetto luce Gianni Staropoli / tecnico luci Livia Caputo / oggetto di scena Francesca Innocenzi / produzione PinDoc / coproduzione Teatro Akropolis, Triangolo Scaleno Teatro / con il sostegno di Festival Danae | Teatro delle Moire, Associazione Culturale Le Decadi / con il contributo di Mic, Regione Siciliana
Prima regionale / Durata, 45 minuti.
Lo spettacolo è la terza ed ultima tappa della Trilogia La questione del linguaggio corporeo e l’arte di A. Mendieta, C. Cahun, S. Moon, progetto creativo di Alessandra Cristiani che coinvolge, oltre alla coreografa, artisti e studiosi del calibro di Gianluca Misiti, Gianni Staropoli, Samantha Marenzi, Alberto Canu.
La danza emerge come elemento fondante delle performance, grazie all'esperienza e al linguaggio specifico che si vuole mettere in campo che combina il teatro fisico con la metodologia dell’Ankoku But?.
Attraverso la corporeità, si indaga criticamente il linguaggio dell’arte come mezzo espressivo per legittimarne la spinta alla costante metamorfosi del segno scenico. Al centro dell’indagine il ritornare o il ripartire dalla radice corporea come causa generante di nuove visioni. Il corpo è la questione primaria, il fondamento di ogni senso che interroga il linguaggio artistico perché lo indica come la condizione che meglio potrebbe avvicinare l’incandescenza di una natura identitaria. Dalla visione all’ingegno, ingrediente necessario del linguaggio tecnico e strumentale, che tenta di ridisegnare la visione stessa, affinché qualcosa di una intuizione possa arrivare a farsi superficie.
Questa ultima è la leva per rilanciare il sentimento del contemporaneo.
“Il sogno è finito? Il sogno è finito!”
Informazioni complete e biglietti:
https://www.abbondanzabertoni.it
Evento segnalato da Sottoscritta!