Sulle tracce di una rivoluzionaria antifascista / di e con Manuela Fischietti / regia Maura Pettorruso / ricerca storica Lorenzo Vicentini / costumi Valentina Basiliana / grafica Nadia Groff / luci Luva Dè Martini di Valle Aperta / Una produzione Rifiuti Speciali in collaborazione con Centro Servizi Culturali Santa Chiara, Harpolab_Centro culturale per il cinema e l'immagine, Circolo fotografico Tina Modotti Bolzano e il contributo di Comune di Trento e Fondazione Caritro / Durata 60 minuti
Mi chiamavano Tina è una ricerca storica che diventa un’indagine esistenziale. Un incontro che si rinnova ogni giorno, da un tempo indefinito, in una stanza che ha tutto il peso del passato e pochi accenni di futuro.
Da una parte l’ispirazione, Tina Modotti, fotografa e rivoluzionaria antifascista del ‘900.
Dall’altra il tormento, una ricercatrice che trascorre le sue giornate tra i libri, le lettere, le fotografie e le testimonianze sulla grande artista friulana nell’ossessiva ricerca di risposte che scoprirà di poter ottenere solo mettendosi sulle tracce di se stessa. Per non morire nel ruolo sbagliato.
Mi chiamavano Tina è un omaggio ad una grande artista come Tina Modotti, operaia, attrice, fotografa, antifascista e militante nel partito comunista internazionale; una donna che ha attraversato la vita dedicandosi all’arte e alla rivoluzione senza mai tradire il suo istinto di combattente messo al servizio della libertà.
Ma è anche un omaggio agli incontri che avvengono in controtempo, alle vite che si sfiorano eppure, insieme, si definiscono.
Informazioni complete, biglietti:
http://www.centrosantachiara.it
Evento segnalato da Centro Servizi Culturali S.Chiara