Uno spettacolo di Pippo Delbono / Con Compagnia Pippo Delbono: Dolly Albertin, Gianluca Ballarè, Margherita Clemente, Pippo Delbono, Ilaria Distante, Mario Intruglio, Nelson Lariccia, Gianni Parenti, Giovanni Ricciardi, Pepe Robledo, Grazia Spinella / Collaboratori musicali durante la creazione Alexander Bălănescu, Pedro Jóia, Giovanni Ricciardi / Luci Orlando Bolognesi / Costumi Elena Giampaoli / Suono Pietro Tirella / Capo macchinista Enrico Zucchelli / Organizzazione Davide Martini / Assistente di produzione Riccardo Porfido / Produttore esecutivo Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale.
Co-produttori Teatro Stabile di Bolzano, Teatro Metastasio di Prato, Théâtre de Liège (Belgio), Sibiu International Theatre Festival/Teatrul Na¸ional “Radu Stanca” Sibiu (Romania), Teatrul Național “Mihai Eminescu” Timisoara (Romania), Istituto Italiano di Cultura di Bucarest (Romania), TPE – Teatro Piemonte Europa/Festival delle Colline Torinesi, Théâtre Gymnase-Bernardines Marseille (Francia) in collaborazione con Centro Servizi Culturali Santa Chiara di Trento, Le Manège Maubeuge – Scène Nationale (Francia).
Durata: 65 min.
Risvegliati.
Devi sentire l’odore rosso del mattino.
Non avere paura.
È il tempo di parlare sul mistero della vita.
Io sono sempre stato attirato,
rapito e impaurito dal nero della notte.
Ora vorrei di nuovo andare.
Di nuovo correre. Di nuovo volare.
Con la voce che canta e urla
come un uccello impazzito.
È un risveglio dopo la tempesta.
- Pippo Delbono
Il risveglio parte da un’esperienza personale per rovesciarsi in un sentimento di perdita che riguarda tanti. Che chiede di essere sanato, ma può esserlo soltanto a partire da un gesto di solitaria ribellione. Dal riconoscimento di una fragilità di cui lo spettacolo è lo specchio.
Per la prima volta non ci sono nello spettacolo i testi degli autori che Pippo Delbono ha amato, ma per dire il nuovo dolore che l’ha invaso e per invocare la rinascita il regista usa le sue parole, i suoi racconti, la sua vita e le poesie che va scrivendo da qualche tempo.
Tutto il teatro di Pippo Delbono nasce dalla musica e segue la partitura di un ritmo interiore. Il suo stile di composizione, ancora una volta, è musicale. Sulle note del virtuoso violoncellista Giovanni Ricciardi, in scena con il suo strumento, e su brani che provengono dalla memoria degli anni Settanta, Delbono si ripete: “Devi danzare nella guerra, nella tua guerra”.
Insieme alla sua Compagnia, nata da incontri con attori, danzatori, ma soprattutto con persone che provengono da luoghi diversi della vita, Delbono in questo spettacolo rende omaggio a Bobò, fedele compagno di scena scomparso nel 2019 con cui ha condiviso per più di vent’anni la sua vita sul palcoscenico e fuori dal teatro.
Il risveglio è uno spettacolo sulle tante cadute e i tanti risvegli, dedicato a tutti coloro che si sono addormentati e si sono poi risvegliati. E anche a chi non si è ancora risvegliato.
Informazioni complete, biglietti:
www.teatro-bolzano.it
Evento segnalato da Teatro Stabile di Bolzano