Fondazione Aida.
Con Annachiara Zanoni / Regia di Lucia Messina / Scene e Pupazzi di Caterina Marcioni.
Età: 3+.
Tratto dalla storia di Mario Lodi e i suoi ragazzi.
Cipì è un esuberante passerotto con tanta voglia di esplorare il mondo. Fin dalla nascita il nido gli sta stretto e i consigli della mamma non bastano a frenare la sua curiosità: il desiderio di conoscere il mondo è sempre più forte di qualsiasi prudenza. Eppure questa sua ribellione lo porta a misurarsi con grandi esperienze ed imprese: scopre le bellezze della natura, il valore dell’amicizia, impara a difendersi dai pericoli e lottare sempre per la verità. Alla fine, diventa padre e insegna ai suoi figli “ad essere laboriosi per mantenersi onesti, ad essere buoni per poter essere amati, ad aprire bene gli occhi per distinguere il vero dal falso, ad essere coraggiosi per difendere la libertà”.
Mario Lodi è stato un maestro rivoluzionario e il suo impegno pedagogico per una scuola nuova, basata sul rispetto del bambino, sull’ascolto e sulla libertà di apprendimento, ha ispirato molti giovani insegnanti dando un’importante spinta di cambiamento al mondo dell’istruzione.
Nello spettacolo sono sviluppati temi legati alla formazione del bambino: la curiosità e il desiderio di essere sé stessi, che richiede a volte un po’ di trasgressione; lo sviluppo dell’identità attraverso l’esperienza e il ruolo fondamentale dei genitori nell’accompagnare questo percorso; la relazione con l’altro, in termini di gioco, amicizia e amore.
In occasione del centenario della nascita di Mario Lodi, possiamo ricordare con questa frase il suo essenziale contributo al mondo della pedagogia. La necessità di un cambio di visione, di uno spostamento, non sempre comodo da parte del maestro, che mostra come l’atto educativo sia prima di tutto un incontro.
Informazioni / biglietti:
www.elementareteatro.it