Prima assoluta / Coproduzione Oriente Occidente Dance Festival.
Direzione e coreografia Pontus Lidberg / Installazione Intelligenza Artificiale Cecilie Waagner Falkenstrøm / Audio e video Ryoji Ikeda / Programmazione computer per visual Tomonaga Tokuyama / Disegno Luci Raphael Frisenvænge Solholm / Drammaturgia Adrian Guo Silver / Costumi Rachel Quarmby-Spadaccini / Sviluppo The Center for Ballet and the Arts alla New York University / Produzione Danish Dance Theatre. Coproduzione Oriente Occidente Dance Festival, Theatre National de Chaillot e The Royal Danish Theatre. Con il supporto di Augustinusfonden, Overretssagfører L. Zeuthens Mindelegat, William Demant Fonden, Knud Højgaards Fond, Beckett-Fonden, Jyllands-Postens Fond. Durata 60’.
David, l’intelligenza artificiale, partner dei danzatori in scena parla e scrive in lingua inglese.
Coreografo, danzatore e videomaker svedese, Pontus Lidberg ha prestato negli anni la sua arte a importanti compagnie internazionali tra Europa e America. Fondatore della Pontus Lidberg Dance, dal 2018 ha preso le redini artistiche del Danish Dance Theatre. La sua prima grande, e ambiziosa, produzione per la compagnia di Copenaghen è Centaur, titolo che inaugura il 40° Oriente Occidente Dance Festival.
Sperimentatore indefesso, attento osservatore delle trasformazioni della società, appassionato di tecnologia su cui riflette da sempre in relazione all’umano, Lidberg gioca nelle sue composizioni tra realismo e astrazione.
Dopo Siren, ospitato due anni fa al Festival, è ancora la mitologia greca a suggerirgli il titolo: Centaur (Centauro), ovvero la figura biforme partecipe della natura dell’uomo e del cavallo, che nel terzo millennio è, per il coreografo, una nuova creatura metà uomo e metà macchina. Affiancato dall’artista esperta di Intelligenza Artificiale Cecilie Waagner-Falkenstrøm e dal compositore elettronico giapponese Ryoji Ikeda, Lidberg esplora per la prima volta live l’uso dell’Intelligenza Artificiale come ‘partner’ dei suoi danzatori, incaricandola di creare un’opera d’arte totale. Il suo intervento condizionerà la struttura drammaturgica, la coreografia e la selezione della musica.
A David, questo è il nome dell’Intelligenza Artificiale programmata per lo spettacolo, sono state fornite informazioni sulle tragedie greche esistenti, sulla composizione musicale di Schubert, sui movimenti planetari e sugli stormi di uccelli nonché i dati raccolti in nove mesi di prova dei ballerini. Questi dati saranno istruzioni che David (che non è un robot come si potrebbe pensare bensì una voce come l’HAL di Kubrick in 2001: Odissea nello spazio) potrà scegliere e dispensare nel corso dello spettacolo sotto forma di discorso o testo proiettato sullo schermo. Il suo ‘pensiero’, dunque, diventerà materia per i danzatori. “Ma il suo intervento”, si domanda Lidberg “simulerà coscienza, emozione e intenzione?” Non ancora, ma lo spettacolo dimostra che questa tecnologia è già in grado di manipolarci e sedurci. Il cavallo è diventato l’uomo e l’uomo è diventato il computer. Ecco il nuovo centauro.
Informazioni e prenotazioni:
www.orienteoccidente.it