Ciclo "Cinema Presente".
Venerdì 22 febbraio la rassegna Cinema Presente del Centro Servizi Culturali Santa Chiara, all’Auditorium Fausto Melotti di Rovereto, invita il pubblico alla scoperta di un autore unico nel panorama del cinema italiano contemporaneo, il bergamasco Luca Ferri, di cui in un inedito doppio programma verranno presentati gli ultimi due film «Dulcinea» e «Pierino», entrambi indicati dal noto settimanale FilmTv tra i 10 migliori film italiani non distribuiti del 2018.
Sarà l’occasione unica per scoprire due affascinanti “oggetti cinematografici non identificati”, inclassificabili rispetto ad abitudini e generi del cinema non solo italiano, tappe decisive nel percorso estremamente rigoroso di un regista seguito con molta più attenzione all’estero che in patria: il misterioso e maniacale «Dulcinea», in anteprima mondiale allo scorso Locarno Festival, e l’irresistibile documentario-ritratto a bassa risoluzione «Pierino», presentato al prestigioso festival DokLeipzig in Germania. Come sempre la proiezione serale delle 21.00 verrà preceduta alle 18.30 da una conversazione, a ingresso libero, tra l’ospite e il curatore della rassegna Sergio Fant.
I film di Luca Ferri sono stati presentati in festival nazionali ed internazionali tra cui Mostra del Cinema di Venezia, Torino Film Festival, Pesaro Film Fest, Filmmaker Milano, Indielisboa, Festival de Mar Del Plata, Documenta Madrid e Black Nights Film Festival Tallinn, e in musei e gallerie tra cui Spazio Forma Meravigli (Milano), Mambo (Bologna) e Macro (Roma). Nel 2013 la Cineteca Nazionale di Roma ha organizzato una retrospettiva dei suoi lavori.
La proiezione alle ore 21.00 si aprirà con Dulcinea (64 minuti), tutto girato in un appartamento in cui una giovane ragazza si prepara a ricevere un cliente. L’uomo, trasposizione di Don Chisciotte nella Milano degli anni novanta, seguendo una precisa ritualità, si dedica alla pulizia maniacale di quattro stanze. La ragazza, incarnazione di Dulcinea, mangia, legge, si mette lo smalto, fuma, si veste e si sveste, come se Chisciotte non fosse presente e come se fra i due non ci fosse alcun rapporto.
A seguire, con un cambio radicale di tono e formato, ma come sempre nel lavoro di Ferri all’interno della stessa coerente visione, l’ultimo sorprendente ed esilarante lavoro Pierino (70 minuti), ritratto di un signore abitudinario, appassionato di cinema, oggi in pensione dopo una vita da impiegato. Per un anno esatto, ovvero per cinquantadue giovedì, il regista si è recato dalle ore 10.30 alle ore 11.30 del mattino a casa di Pierino, e ogni incontro è ruotato attorno alla stessa domanda: “Cosa hai fatto questa settimana?”.
Ore 18.30 - Spazio Basement
Conversazione con Luca Ferri
Luca Ferri (Bergamo, 1976), autodidatta, dal 2011 si dedica alla scrittura, alla fotografia e alla regia di film presentati in festival nazionali ed internazionali tra cui Pesaro Film Fest, Filmmaker, Indielisboa, Documenta Madrid e Black Nights Film Festival Tallinn, e in musei e gallerie tra cui Spazio Forma Meravigli (Milano), Mambo (Bologna) e Macro (Roma). Nel 2013 la Cineteca Nazionale di Roma organizza una retrospettiva dei suoi lavori. Il suo primo lungometraggio di finzione Abacuc, uscito in sala nel 2015, è stato presentato al Torino Film Festival e al Festival de Mar Del Plata. Il film Colombi è stato presentato alla 73. Mostra del Cinema di Venezia nella sezione Orizzonti. Nel 2018 Dulcinea è selezionato al 71. Locarno Festival in concorso nella sezione Signs of Life e al Torino Film Festival. Il suo ultimo lavoro Pierino è presentato al 61. Dok Leipzig e al festival Filmmaker di Milano.
Ore 21.00 – Auditorium Melotti
Dulcinea
Di Luca Ferri (Italia, 2018, 64 minuti).
Una giovane ragazza si prepara a ricevere nel proprio appartamento un cliente. L’uomo, trasposizione di Don Quijote nella Milano degli anni novanta, seguendo una precisa ritualità, si dedica alla pulizia maniacale di quattro stanze. La ragazza, incarnazione di Dulcinea, mangia, legge, si mette lo smalto, fuma, si veste e si sveste, come se Quijote non fosse presente e come se fra i due non ci fosse alcun rapporto. Il cliente, seguendo uno schema patologico, trafuga alcuni oggetti della ragazza, riponendoli in sacchetti di plastica, e successivamente nella sua valigetta ventiquattr'ore. Altre volte gli oggetti di feticcio vengono distrutti, vittime di raptus maniacali, in una meccanica che conduce alla ripetizione di un rito di celibato e di solitudine.
A seguire
Pierino
Di Luca Ferri (Italia, 2018, 70 minuti).
Pierino Aceti è un signore abitudinario, appassionato di cinema, oggi in pensione dopo una vita da impiegato. Per un anno esatto, ovvero per cinquantadue giovedì, il regista si è recato dalle ore 10.30 alle ore 11.30 del mattino a casa del Sig. Aceti. Ogni incontro è ruotato attorno alla stessa domanda: “Cosa hai fatto questa settimana?”. Nel corso del formale accordo emerge la ferrea struttura organizzativa delle giornate di Pierino, la sua implacabile capacità di classificare e memorizzare cose e dettagli, dei film e della vita, di frammentare il tempo in minuziosi e misurabili eventi.
Al termine delle proiezioni incontro con il regista.
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