Storie e racconti di suoni e strumenti musicali.
Curata da Gianluca Fondriest, la mostra è stata voluta dall’amministrazione comunale per raccontare il millenario rapporto fra musica e società. Come suggerisce il titolo, la mostra intende stimolare nei visitatori una riflessione sull’importanza della musica nella vita quotidiana partendo dalla semplice domanda “qual è il senso della musica?”. Senza la pretesa di voler trattare l’argomento in maniera esaustiva – vista la sua complessità – si presenteranno, tramite una selezione di opere e strumenti musicali, una serie di esperienze e storie locali e internazionali, con l’obiettivo di portare il visitatore ad elaborare una propria risposta.
Il rapporto tra umanità e musica è iniziato nei tempi antichi e prosegue tuttora: in ogni parte del mondo i suoni comunicano avvenimenti, sentimenti, emozioni. In tutte le epoche e in tutte le civiltà si riscontra questa particolare forma di espressione, di volta in volta declinata in stili e tradizioni differenti. La musica è un linguaggio universale, capace di risvegliare emozioni, ricordi e sensazioni.
La mostra “I sensi della musica” vuole essere uno spazio di approfondimento sull’influenza che la musica ha sulla vita delle persone. Per raccontarlo, si è scelto di partire dai sensi tramite cui la realtà viene percepita, a cui sono abbinate le diverse sezioni: il visitatore sarà accompagnato in un percorso di visita in cui udito, vista, tatto, gusto e olfatto avranno una parte importante nel “raccontare” il rapporto indelebile fra musica e società e nell’interrogare il visitatore su quale sia per lui il “senso” profondo della musica.
Il percorso espositivo si compone di reperti archeologici di epoca retica e romana, strumenti musicali antichi e moderni legati a musicisti come Wolfgang Amadeus Mozart, Gary Moore, Paul Gilbert, Lou Reed, Saturnino, Pino Daniele, Carlo Piz e opere di artisti quali Andy Warhol, Donald Baechler, Arman, Fortunato Depero, Pietro Antonio Lorenzoni, Stefano Cagol, Laurina Paperina, Claudio Costa, Pietro Weber, Jacopo Mazzonelli e numerosi altri, oltre a installazioni video e sonore che rendono più completa e multisensoriale l’esperienza di visita.
Fra i prestatori figurano Soprintendenza per i beni culturali della PAT – ufficio beni archeologici, Castello del Buonconsiglio – Monumenti e collezioni provinciali, Mart – Museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, Fondazione Museo Civico di Rovereto, METS – Museo etnografico trentino San Michele, oltre a numerosi collezionisti, enti, liutai e prestatori privati.
Inoltre, un ricco calendario di appuntamenti collaterali e concerti aumenterà le opportunità di visitare la mostra e scoprire gli allestimenti anche in orario serale.
Inaugurazione 3 giugno 2023.
Informazioni:
www.comune.cles.tn.it
Evento segnalato da Comune di Cles